di Andrea Bonzi
Tra i diversi fattori che concorrono al realismo di un sample set per Hauptwerk l'effetto del Tremolo è certamente uno dei più importanti - e anche uno dei meno facili da riprodurre: al di là del fatto che anche negli organi a canne vi siano Tremoli più o meno riusciti (crediamo sia esperienza comune alla maggior parte degli organisti il senso di fastidio dato da un Tremolo non ben regolato o dal funzionamento aleatorio...) è assai difficile riprodurre in modo convincente l'interazione tra le periodiche fluttuazioni di portata e pressione dell'aria e il suono delle canne, con differenze talora sensibili tra un registro e l'altro.
Hauptwerk offre allo sviluppatore del sample set - e quindi all'utente - tre possibilità per l'implementazione del Tremolo, ognuna delle quali ha i suoi pregi e i suoi difetti: curiosamente pressochè tutti i produttori si sono concentrati sulle prime due tralasciando la terza, probabilmente ritenuta in generale troppo complessa e non affidabile.
Il primo metodo di implementazione consiste nello sfruttare la modellazione del Tremolo integrata in Hauptwerk.
Il sistema si basa su particolari campioni a bassissima frequenza, la cui forma d'onda riproduce esattamente le fluttuazioni del suono prodotte in ogni canna dal Tremolo: questi campioni sono ottenuti via software per differenza tra coppie di registrazioni identiche per ogni singola canna (o più spesso per una percentuale significativa: ad esempio due campioni per ottava) una delle quali ripresa con il Tremolo inserito.
Azionando il Tremolo in Hauptwerk la forma d'onda di questi campioni viene applicata ai suoni, simulandone in modo credibile l'effetto.
Naturalmente il livello di realismo raggiungibile dipende fortemente dal numero di campioni impiegati per ottenere la differenza: abbiamo fatto l'esempio di due campioni per ottava, ma idealmente si dovrebbe ricampionare ogni singolo suono.
Si può facilmente immaginare come questo renda molto più onerose le sessioni di campionamento, che possono arrivare a raddoppiare per ogni registro interessato dal Tremolo.
Una seconda possibilità consiste nell'uso di veri e propri campioni registrati con il Tremolo inserito: possibilità spesso preferita da quei produttori desiderosi di riprodurre con il massimo realismo Tremoli dall'effetto particolarmente buono, che il modello integrato di Hauptwerk riesce solo ad approssimare senza renderne in pieno le sfumature.
A fronte di un raddoppio del tempo necessario a campionare i registri interessati si ottiene, almeno in teoria, la modellazione più fedele dell'effetto così come si trova nello strumento originale.
In realtà questa soluzione è quella che presenta in assoluto i maggiori svantaggi.
In primo luogo aumenta fortemente la richiesta di RAM rendendo necessario caricare una doppia serie di campioni per ogni registro interessato; inoltre con questo sistema è virtualmente impossibile riprodurre correttamente l'avvio e la chiusura della valvola del Tremolo - i due campioni vengono semplicemente sostituiti l'uno all'altro con un innaturale effetto "acceso/spento".
Un terzo problema, sottile ma altrettanto sostanziale, riguarda l'impossibilità di avere fluttuazioni rigorosamente in fase tra un suono e l'altro. Nell'acquisire la serie di campioni con il Tremolo inserito è virtualmente impossibile fare in modo che ogni campione attacchi esattamente nello stesso punto relativamente all'oscillazione della valvola: l'uno attaccherà nel punto di massimo, l'altro nel punto di minimo, un terzo in un punto intermedio... La conseguenza, anche se a prima vista non immediatamente udibile, è uno sfasamento tra i vari campioni che tenderà a svilire l'effetto complessivo del Tremolo rendendolo più indistinto e comunque differente da quanto si può ascoltare nello strumento reale, laddove le pulsazioni sono rigorosamente in fase per ogni suono.
Una terza soluzione prevede l'implementazione del Tremolo sfruttando il modello del vento di Hauptwerk: si tratta in pratica di inserire, all'interno della modellazione della manticeria, una riproduzione della caratteristica valvola di questo accessorio.
Come dicevamo in apertura questo sistema non è praticamente mai stato considerato dai principali produttori di sample set per Hauptwerk: crediamo che una delle ragioni sia l'obiettiva difficoltà nel controllarne i parametri specie laddove la modellazione di manticeria e somieri risulti particolarmente complessa. D'altronde gli sviluppatori stessi di Hauptwerk sembrano sconsigliarne l'uso, dando preferenza agli altri due metodi.
Recentemente abbiamo iniziato a studiare la cosa, facendo alcuni test preliminari che hanno portato all'implementazione di un Tremolo ottenuto tramite il modello del vento nel nostro sample set del positivo Ott 1972. I risultati raggiunti, pur essendo ancora in parte sperimentali, si prestano a qualche considerazione.
Il Tremolo implementato con quest'ultimo sistema, sebbene in effetti non semplicissimo da gestire in fase di compilazione dell'ODF, presenta alcuni interessanti vantaggi: innanzitutto, agendo sull'alimentazione dell'aria esattamente come nello strumento a canne, è in grado di riprodurre - se si ha l'accortezza di calibrare con attenzione la risposta delle "canne virtuali" al modello del vento - in modo molto credibile i cambiamenti di frequenza ed intensità indotti in ogni singola canna.
Con questo sistema, come con il modello integrato discusso al primo punto, è eliminato alla radice il problema della fase caratteristico del modello con campioni doppi; rispetto al modello del Tremolo integrato sembrano però essere riprodotte meglio le sfumature dinamiche e le oscillazioni in frequenza che tanta parte hanno nella "resa" dell'effetto.
Un terzo punto particolarmente interessante è la possibilità - sperimentata con successo proprio nel sample set del positivo Ott - di rendere il Tremolo regolabile dall'utente tramite opportuni controlli nell'interfaccia grafica.
La regolazione avviene variando la proporzione tra l'aria in ingresso ed in uscita dal Tremolo e permette di variare sia la frequenza che la profondità delle pulsazioni. Una minor quantità d'aria in entrata produce pulsazioni più leggere mentre una quantità maggiore ne aumenta la profondità; lasciando ferma la quantità d'aria in ingresso la variazione della quantità d'aria in uscita influenza la rapidità delle pulsazioni.
Per un migliore sfruttamento di questa possibilità il sample set del positivo Ott è stato dotato di quattro memorie programmabili in cui possono essere fissate altrettante posizioni dei due cursori che regolano l'aria in ingresso ed in uscita.
Come esempio pratico riproponiamo qui il video esplicativo mostrato nella pagina di presentazione del sample set, che visualizza efficacemente tutte le possibilità del Tremolo modellato con questo sistema:
I risultati ottenuti sembrano molto promettenti e ci spingono a proseguire gli studi in questa direzione, in vista dell'implementazione di questo sistema in tutte le nostre prossime uscite.